Difficoltà:
Facile [E]
Lunghezza:
10 Km A/R
Dislivello [+]:
500m
Durata totale:
3 ore e 30 minuti
Oggi vi voglio presentare un sentiero unico e molto suggestivo, siamo nel cuore del parco regionale del matese e sto parlando del famoso sentiero delle fate. Questo percorso mi ha colpito davvero tanto, i paesaggi, i laghi, le grandi montagne del matese sembra quasi di essere nel libro il Signore degli anelli di Tolkien.
Questa volta inizio da più lontano, prima del punto di partenza dell’escursione dove abbiamo parcheggiato l’auto, perché vale davvero la pena parlare della strada che abbiamo fatto per arrivare al punto di inizio escursione. Il nostro gruppo di “impavidi escursionisti” parte la mattina da Benevento e per questo motivo abbiamo la fortuna di percorrere la strada statale verso i bellissimi paesi di Cerreto Sannita e Cusano Mutri per poi arrivare in località Bocca della Selva dove inizia il vero parco regionale del matese. Da quest’ultima località la strada è un vero spettacolo, tornanti montani, passaggi sotto costoni rocciosi, boschi di faggio e un bellissimo panorama verso le valli circostanti. Ci dirigiamo in direzione Gallo Matese, dove inizierà la nostra escursione, la strada ci porta a costeggiare la riva sud del lago matese, anche qui dobbiamo rallentare per goderci lo spettacolo naturale del lago che giace alle pendici del monte La Gallinola (1923m) e del monte Miletto (2050m). Da qui la strada diventa ancor più spettacolare, campi verdi e acqua pura accompagnano il nostro viaggio fino ad attraversare il borgo di Letino con il suo piccolo lago arrivando infine a Gallo Matese.
Quest’ultimo ci accoglie con un’altra vista meravigliosa, l’azzurrissimo Lago di Gallo, che possiamo ammirare dall’alto prima di arrivare in paese e parcheggiare l’auto per iniziare la nostra escursione. Partiamo già con il sorriso grazie alla strada che ci ha portato fin qui senza immaginare che il sentiero ci avrebbe da lì a poco regalato altre splendide emozioni. Il percorso inizia percorrendo una strada sterrata vicino al punto di parcheggio e in modo abbastanza costante si inerpica attraverso una leggera salita nella boscaglia. I simboli CAI sono ben visibili e il sentiero nella prima parte è abbastanza costante con la presenza di grandi rocce al fianco della traccia da seguire, continuiamo la salita fino ad attraversare tratti più aperti con minor vegetazione che regalano una prima vista dall’alto del lato est del lago di Gallo.
Ad un certo punto raggiungiamo un tratto più roccioso, arrivando così al punto più alto dove ammirare il lago in tutta la sua magnificenza, questo è il punto migliore dove scattarsi qualche foto ricordo con lo splendido panorama alle spalle. Da qui si prosegue scendendo di qualche decina di metri verso un fantastico altopiano, ci troviamo in una zona che definirei quasi fiabesca, salta subito all’occhio un piccolo laghetto formatosi grazie ad uno stretto e ramificato torrente che nasce a circa un km a nord-est da dove ci troviamo ora. Siamo circondati dalle montagne verdi e rocciose, la presenza di fauna tipica di questi luoghi, piccole rane, salamandre e diversi uccelli, rende l’atmosfera ancor più particolare. Mi sento quasi in un libro di Tolkien, come Frodo che deve attraversare la Terra di Mezzo verso nuove avventure.
Proseguiamo costeggiando il piccolo lago e la ramificazione del torrente, ci dirigiamo verso la nostra metà, la fontana dei Palombi ma prima ci dirigiamo verso la sorgente del piccolo torrente per vedere dove nasce il laghetto. Arrivati alla sorgente facciamo una piccola sosta per ammirare l’acqua che nasce dalla terra, un’immagine davvero suggestiva, riflettiamo sull’incredibile viaggio dell’acqua che nasce dalle alte montagne sopra di noi, sotto forma di neve si scioglie e penetra nelle montagne fino a rinascere dalla sorgente d’avanti a noi. Proseguiamo ancora e arriviamo alla fontana dei Palombi, riconosciamo subito le sue caratteristiche 9 vasche centenarie e notiamo lì vicino una pietra commemorativa posata dal comune di Gallo Matese in occasione del centenario della realizzazione delle vasche, essa recita: “In memoria di Angelo Palumbo detto “mentfinia” creatore delle nove vasche. 9 Agosto 2014”. Sopra la fontana è presente anche un tavolo di pietra dove ci sediamo per consumare il nostro pranzo e rilassarci un pò all’ombra prima di intraprendere di nuovo il cammino a ritroso per tornare alla nostra auto.
Che dire di questa escursione?! Il matese mi sorprende sempre, ogni volta è una scoperta, luoghi bellissimi, incontaminati da esplorare e ammirare. Consiglio questo itinerario non solo per il trekking ma anche per visitare i borghi della zona e perché no pernottare presso qualche struttura per poi approfittare della giornata successiva e affrontare qualche altra escursione nel parco.
Il grado di difficoltà è Turistico (E), il tempo totale di cammino è circa 3 ore e 30 minuti senza considerare le soste, l'ascesa totale è 500m.
Difficoltà:
Facile [E]
Lunghezza:
10 Km A/R
Dislivello [+]:
500m
Durata totale:
3 ore e 30 minuti
*I dati di ascesa totale e distanza totale della traccia GPX potrebbero variare leggermente rispetto al dato reale, perché in questo caso la traccia è stata ripulita con il software Garmin BaseCamp.
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