Difficoltà:
Media [EE]
Lunghezza:
8 Km ad anello
Dislivello [+]:
550m
Durata totale:
4 ore e 30 minuti
Chi pratica trekking in Campania probabilmente sa che questa location è una delle più incantevoli che la regione possa offrire, dal monte San Michele detto Molare in un colpo solo si possono ammirare la penisola sorrentina, il Vesuvio, il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e i monti del Cilento il tutto a 1444m di quota. Un escursione obbligatoria per gli amanti dei panorami mozzafiato e della natura incontaminata, si parte dal bosco, di preciso il punto di parcheggio è nel Pian del Pero un'ampia e fresca Faggeta. Da qui si prosegue per il sentiero 338a, sconsiglio di prendere la variante 338b poiché particolarmente esposta e pericolosa.
Dopo circa un chilometro e mezzo di trekking il bosco si apre e ci si ritrova a camminare su un costone abbastanza esposto dove poter cominciare a godere del magnifico panorama. Questo tratto fino alla croce della canocchia, anche se non eccessivamente pericoloso, è sconsigliabile a chi soffre molto di vertigini. Dopo circa tre chilometri dall'inizio del trekking ci si ritrova su di un tratto quasi esclusivamente roccioso che sale fino ad arrivare alla croce della canocchia, qui alle nostre spalle è possibile ammirare tutta la penisola sorrentina con lo sguardo che si spinge fino all'isola di Capri. Una sosta di riposo è obbligatoria, la vista rapisce, sopratutto nelle giornate limpide e fresche. Continuando, dopo poche centinaia di metri si giunge alla croce della canocchia, altro punto panoramico dove poter scattare qualche foto ricordo, già da qui è possibile vedere la sagoma del Monte Molare, chiamato cosi per la sua forma che ricorda appunto un dente molare.
Percorrendo ancora un altro chilometro si giunge finalmente ai piedi del monte molare, a questo punto chi non soffre di vertigini può tranquillamente iniziare la salita per la vetta. Si tratta di affrontare una trentina di metri di dislivello positivo, in pratica in alcuni tratti bisogna aiutarsi con le mani e ci sono dei punti abbastanza esposti quindi fate attenzione sia nella salita che nella discesa, per farvi un'idea guardate le due foto a seguire è evidenziato il sentiero per la vetta. In cima il panorama toglie il fiato ed è difficile non rimanere ad ammirarlo per molto tempo, dalla croce di vetta se rivolgiamo il nostro sguardo verso nord vedremo il Vesuvio e tutto il golfo di Napoli, ad ovest tutta la penisola sorrentina e Capri ed infine a sud tutto il golfo di Salerno e i monti del Cilento. Probabilmente ci troviamo di fronte al panorama più bello della Campania! Una volta scesi si percorre la strada del ritorno che passa per il sentiero dell'alta via dei monti lattari (350), questo ci porterà ad attraversare la sorgente naturale Acqua Santa fino a raggiungere il Santuario di San Michele Arcangelo, da qui si gode di una spettacolare vista sul Vesuvio e il golfo di Napoli.
Tornando sui nostri passi si ripercorrono a ritroso gli ultimi due chilometri nella faggeta fino a Pian del Pero dove abbiamo parcheggiato l'auto all'inizio dell'escursione. Qui possiamo goderci un po di meritato risposo seduti sui tavolini da picnic nel fresco sottobosco.
Se soffrite di vertigini il consiglio che vi do è di intraprendere l'escursione passando sia per l'andata che per il ritorno sull'alta via dei monti lattari, ossia per il Santuario di San Michele Arcangelo e per la sorgente Acqua Santa, fino ad arrivare al monte molare e croce della canocchia, dopodiché tornate indietro per la stessa strada. In questo modo eviterete i tratti più esposti e l'escursione diventerà di grado E (escursionistico).
Vista a 360 gradi dalla Croce della Canocchia
Il grado di difficoltà è Escursionisti Esperti (EE), il tempo totale di cammino è circa 4 ore e 30 minuti senza considerare le soste, l'ascesa totale 500m.
Difficoltà:
Media [EE]
Lunghezza:
8 Km ad anello
Dislivello [+]:
550m
Durata totale:
4 ore e 30 minuti
*I dati di ascesa totale e distanza totale della traccia GPX potrebbero variare leggermente rispetto al dato reale, perché in questo caso la traccia è stata ripulita con il software Garmin BaseCamp.
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