Difficoltà:
Difficile [EEA]
Lunghezza:
7 Km A/R
Dislivello [+]:
200m
Durata totale:
3 ore
Oggi ci troviamo in Basilicata, una regione poco “pubblicizzata” per quanto riguarda il mondo del trekking ma che regala escursioni davvero meravigliose e adatte a qualsiasi livello di preparazione personale. Nello specifico oggi ci troviamo a Balvano, un piccolo comune in provincia di Potenza, siamo qui per percorrere lo storico Sentiero dei Minatori che si snoda lungo il torrente Platano esattamente sul confine tra Campania e Basilicata.
Questo sentiero è classificato come EEA, ossia Escursionisti Esperti con Attrezzatura, non perché presenti particolari difficoltà tecniche piuttosto perché alcuni tratti sono particolarmente esposti e sdrucciolevoli è sono attrezzati con i tipici cavi d’acciaio che troviamo sulle vie ferrate. Per questo motivo dovete possedere o noleggiare l’attrezzatura necessaria per affrontare il percorso, inoltre questa escursione è l’ideale per chi non ha mai affrontato una via ferrata è rappresenta un ottimo modo di cominciare a prendere confidenza con l’attrezzatura in tutta sicurezza.
A tal proposito, prima di proseguire con la descrizione della nostra avventura, vi consiglio di contattare l’associazione Basilicata Sport&Adventure sia per noleggiare l’attrezzatura che per prenotare una guida se necessario.
Il percorso non è a pagamento e inizia proprio dove si trova l’ingresso del ponte nepalese (ponte non presidiato e attraversabile solo su prenotazione). Il sentiero parte in discesa in direzione del torrente Platano, il primo tratto non presenta nessuna difficoltà ed è adatto a tutti, si tratta di un sentiero escursionistico che si snoda lungo il torrente a pochi metri dalle sue sponde. L’escursione prosegue tranquillamente e in diversi punti è possibile ammirare degli scorci meravigliosi, vedere la natura lussureggiante e il torrente che si snoda lungo le gole al tramonto non ha prezzo. Proseguiamo fino ad incrociare la linea ferroviaria Napoli-Potenza, più precisamente ci troviamo di fronte alla famosa Galleria delle Armi, teatro del più grave incidente ferroviario per numero di vittime in Italia, uno degli incidenti ferroviari peggiori della storia.
Qui la nostra guida ci spiega cos’è accaduto il 3 marzo del 1944 rendendo l’escursione ancor più interessante, ci rendiamo conto che il territorio ha tanto da raccontare e che il sentiero che stiamo percorrendo non è una semplice escursione ma un vero e proprio viaggio nella storia. Proprio di fianco alla Galleria delle Armi inizia la via ferrata, prima di proseguire controlliamo il nostro equipaggiamento e iniziamo la salita. Come anticipato si tratta di una ferrata davvero molto semplice, in alcuni tratti in realtà non ci sarebbe neanche bisogno dell'imbragatura ma in ogni caso proseguiamo sempre in sicurezza rispettando le regole.
Da questo punto in poi il panorama diventa sempre più bello e man mano che saliamo riusciamo a vedere diversi scorci sul torrente che ci regalano parecchie emozioni, qui la natura non si è risparmiata e la nostra guida ci fa notare anche la presenza di diverse specie animali che popolano la zona, alcune specie di volatili sono anche di particolare rarità. L’ultima parte del sentiero è quella più caratteristica poiché ci inoltriamo in un tratto di roccia scavata dai minatori attraverso l’uso di esplosivi, è possibile infatti notare i buchi creati per posizionare i candelotti di esplosivo. Questa parte è un pò più “adrenalinica” poiché il sentiero si restringe, l’esposizione dovuta all’altezza e alla parete pressoché verticale che ci si trova a percorrere sicuramente daranno filo da torcere a chi soffre di vertigini.
Sia chiaro, ci troviamo comunque in una situazione di totale sicurezza ma se siete particolarmente sensibili alle altezze e soffrite parecchio di vertigini probabilmente quest’ultimo tratto del sentiero non fa per voi.
Ci fermiamo qui purtroppo anche se il sentiero non è terminato poiché il tratto successivo non è attualmente percorribile, non essendo stato ancora pulito e messo in sicurezza non è il caso di andare avanti. Ci siamo divertiti parecchio, rientriamo accendendo la torcia frontale e seguendo il sentiero a ritroso con il crepuscolo, al ritorno montiamo le tende e ceniamo godendoci un meraviglioso cielo stellato di metà agosto.
Il grado di difficoltà è Difficile (EEA), necessità di noleggiare o portare con se il kit ferrata, il tempo totale di cammino è circa 3 ore senza considerare le soste, l'ascesa totale è 200m.
Difficoltà:
Difficile [EEA]
Lunghezza:
7 Km A/R
Dislivello [+]:
200m
Durata totale:
3 ore
*I dati di ascesa totale e distanza totale della traccia GPX potrebbero variare leggermente rispetto al dato reale, perché in questo caso la traccia è stata ripulita con il software Garmin BaseCamp.
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