Bentornati da queste parti! Probabilmente avete letto la guida precedente sulla Scala delle difficoltà nel trekking e siete tornati qui (siete ancora vivi, complimenti!) per cercare altre informazioni. Siete nel posto giusto. Qui di seguito vi indicherò, in maniera sempre molto sintetica, le cose fondamentali da sapere prima di incamminarvi in un nuovo sentiero e le cose che dovete sempre controllare per evitare di avere problemi in posti dove la copertura del cellulare è spesso inesistente.
Volete scoprire di cosa si tratta? Armatevi di una comoda poltrona, preparate un buon caffè e di seguito vi racconterò come godervi al meglio il vostro prossimo cammino sui sentieri escursionistici italiani!
Se non siete nuovi del trekking vi sarà sicuramente capitato di incrociare dei segnali del CAI che riportano il nome di una meta e, all’estremo destro del segnale, un numero (foto sotto).
Cosa indica quel numerino lì? Indica il tempo medio di percorrenza per arrivare a quella determinata meta indicata dal segnale (no, non indica la distanza in chilometri);
è un’indicazione molto utile ma non sempre sufficiente: infatti potreste voler sapere quanto tempo impiegherete dal campo base (leggi partenza) alla meta designata (leggi arrivo) e, una volta arrivati a destinazione quanto tempo ci metterete per tornare indietro. Come fare?
Non basta moltiplicare la prima parte per due ( andata + ritorno) infatti normalmente il ritorno è più agevole rispetto all’andata e quindi dovrete considerare un tempo inferiore di circa un terzo per il ritorno (se per esempio avete camminato per 3 ore per salire in cima, ne impiegherete 2 per scendere a valle).
Se avete deciso di scegliere una delle mete che riportiamo qui su questo sito avrete anche un’indicazione del tempo medio totale di percorrenza.
Una delle indicazioni che abbiamo imparato a guardare con attenzione è proprio l’altimetria.
Quando eravamo alle prime armi ci è successo infatti che presi dall’entusiasmo ci siamo imbarcati in imprese che si sono rivelate più dure del previsto e che abbiamo superato solo grazie ad una buona forma fisica unita ad un ancor migliore spirito d'avventura.
Come consiglio di cuore vi consiglio di controllare sempre l’altimetria positiva e negativa e capire quanto vi potete spingere su un determinato percorso: se notate, per esempio, che il percorso è molto breve (es. 3 chilometri) ma l’altimetria positiva è molto elevata (1000 metri) beh…è probabilissimo che vi troverete ad affrontare quella che sembra la scala per il paradiso e se non siete sportivi collaudati io vi sconsiglio vivamente di affrontare questi cammini di espiazione dei peccati… Io vi ho avvertito, poi fate voi!
In molti posti nel mondo esiste una segnaletica codificata in modo da poter essere comprensibile in maniera universale.
In Italia l’ente che ha creato questa segnaletica è il CAI (Club Alpino Italiano).
Vediamo insieme molto brevemente quali sono questi segnali che vi permetteranno di seguire la “retta via” e non smarrirvi nella selva oscura!
Domanda: possiamo avere in Italia due sentieri con lo stesso numero?
- Risposta: assolutamente sì! E di seguito vi spiego brevemente il perchè.Ogni regione in Italia può essere suddivisa in più aree, e ogni area contiene fino a nove settori (rappresentati - come vi dicevo su - dalla prima delle tre cifre), può quindi capitare di avere più sentieri con lo stesso numero nella stessa Regione!
Insomma se doveste smarrirvi - cosa improbabile se seguite l'ottima guida che vi linko qui - ricordatevi il nome della zona dalla quale siete partiti, così da farvi raggiungere più velocemente dai soccorritori.
Solitamente la segnaletica si troverà alla partenza dei percorsi e negli snodi principali. In quest’ultimo caso vi indicherà la direzione da seguire per il percorso prescelto ( vedi sempre foto sotto).
La segnaletica è sia verticale, disposta su pali - e in questo caso troverete solitamente la meta con il tempo di percorrenza previsto - che orizzontale, su rocce o alberi - in questo caso l’indicazione che se ne trae è che state seguendo il percorso giusto.
Più rare le segnaletiche tramite picchetti - utilizzati in campi aperti - o tramite cumuli di pietre detti Ometti di pietra - si trovano in campi aperti quando la conformazione del terreno non prevede la possibilità di piantare un paletto nel terreno -. Vedi foto sotto.
I colori che vengono utilizzati dal CAI per la segnaletica sono il bianco e il rosso.
Perchè il bianco e il rosso?
Il colore rosso è ben visibile di giorno, spicca sulle cortecce degli alberi e sul grigio delle pietre, ancor di più quando il bosco è innevato;
il segno bianco, invece, è riflettente di notte alla luce delle luci frontali ed è ben visibile nel buio del bosco.
Il consiglio che mi sento di darvi ancora una volta è di avventurarvi con una guida esperta o di attrezzarvi con un dispositivo GPS (anche il cellulare lo è) e scaricare su di esso una mappa del percorso (vi consiglio vivamente di leggere la guida per farlo - e son due!) in modo da essere più spensierati durante il cammino senza l’inutile ansia di trovarvi smarriti nella Selva Oscura!